"...E' questo l'iter che segue la gente dell'innovazione e delle tendenze eretiche; i demoni ispirano loro un principio valido, di cui essi non dubitano, poi balenano a loro delle idee confuse, per mancanza di comprensione, al punto che essi deviano. Ora, tutto questo, per quanto riguarda il principio, va attribuito al demonio, ma se sapessero che in queste questioni il demonio è loro allievo ed impara da loro!
Ciò è quanto mai evidente nella Shi'ah, soprattutto negli Imamiti: inizialmente i demoni dei jinn insinuarono loro l'amore per la Gente della Casa e la dedizione per essa, ed essi quindi videro in ciò uno tra i modi più elevati per avvicinarsi ad Allah. Così sarebbe se essi si fossero fermati a ciò e non vi avessero aggiunto altro..."


Muhyiddin Ibn 'Arabi

"La conoscenza dei pensieri satanici che affiorano alla coscienza" Cap.55 delle "Futuhatu-l-Makkiyyah"
Yusuf al-Naahani "Compagni del Profeta" a cura di Marcello Perego ed. Mimesis



venerdì 13 agosto 2010

TAQIYYA

Lo sciismo di oggi giorno è un ramo del culto Sabaita che venne fondato da Abdullah ibn Saba.
I Sabaiti utilizzavano la tattica della taqiyya al fine di evitare la persecuzione e di essere identificati dalle autorità. Erano una società segreta molto simile alla Libera Massoneria, gli Illuminati ed altri culti del genere. Nel corso della storia, gli sciiti hanno utilizzato la taqiyya al fine dei evitare di essere identificati ed evitare persecuzioni.
La pratica della taqiyya ha consentito al culto sciita di crescere e diffondersi. Secondo uno studioso sciita : “Lo sciismo non si sarebbe diffuso se non fosse stato per la taqiyya”
(“Tarikhush Shi’ah” di Muhammad Husain Jafari Sahiwal, pag.230).

Taqiyya è solitamente tradotto come “parlare contrariamente alle proprie credenze interiori”.
I propagandisti sciiti solitamente traducono il termine taqiyya con “dissimulazione”;
dal “ Vocabolario della lingua Italiana, lo Zingarelli” alla parola “dissimulazione” leggiamo: “ sin. finzione, mascheramento. Capacità di nascondere il proprio pensiero, le proprie intenzioni.”
Una spiegazione per taqiyya è stata data da un “infallibile imam” della Shia ed è racchiusa in Al Kafi, la loro più affidabile raccolta di hadith: l’imam dice che taqiyya significa dire una cosa esteriormente, ma interiormente credere ad altro.
Esiste un altro termine per questo: mentire.

Si tratta di una fede ben strana, che permette di mentire, e non solo lo consente, lo comanda!
Gli sciiti hanno continuato a dire che la taqiyya è un atto virtuoso ed altamente incoraggiato, ed è da loro classificato come mustahab (altamente consigliato).
I propagandisti sciiti ricorrono alla taqiyya anche quando spiegano cos’è la taqiyya.
Infatti essi sostengono che la taqiyya è consentita quando la vita è in pericolo, tuttavia questo non è l’unico momento in cui la taqiyya è osservata nella Shia!
Leggiamo sul sito ufficiale del grande ayatollah Sistani la seguente fatwa:

Domanda:
Quali sono i tipi di taqiyya e quando essa è obbligatoria?

Risposta:
Ci sono diversi tipi di taqiyya:


1) La taqiyya fatta per ragioni di sicurezza. Per esempio, una persona teme di poter essere maltrattata od uccisa, se non utilizza la taqiyya. In questo caso è obbligatorio utilizzarla.
2) La taqiyya di riconciliazione. Questo tipo di taqiyya si fa quando si intende riconciliarsi con altre persone o quando si ha intenzione di ammorbidirne i cuori. Questo tipo di taqiyya è permesso ma non obbligatorio.
3) A volte, la taqiyya può causare che una più importante obbligazione venga persa o trascurata, se è così è vietata…
4) A volte, la taqiyya può portare alla morte di una persona innocente. Se è così, non è ammissibile, e quindi è haram (proibito), uccidere un'altra persona per salvare la propria vita.
(Fonte: http://www.sistani.org/local.php?modules=nav&nid=5&cid=454&hl=dissimulation )

In altre parole, la taqiyya è permessa per:
1) Salvare se stessi (obbligatorio)
2) Taqiyya di riconciliazione: ammorbidire i cuori (permesso, non obbligatorio)

In primo luogo vediamo che ci sono diversi tipi di taqiyya.
Quello che i propagandisti sciiti fanno è semplicemente parlare del primo tipo menzionato sopra (cioè per salvare la propria vita), ma non discutono del secondo tipo di taqiyya, per la riconciliazione, che è quella che interessa a noi.
Nessun altro può meglio spiegarlo che un imam infallibile della Shia, sul libro sciita Al Kafi, viene riportato che l’imam Sadiq narra la seguente tradizione autentica: “Mescolatevi con loro (i non sciiti) esteriormente ma opponetevi a loro interiormente”
(Al Kafi, vol.9. pag.116).

Quindi non dovrebbero esserci dubbi sull’intenzione della taqiyya, ammorbidire i cuori è un tentativo di indebolire le difese del nemico contro un imminente e clandestino attacco della Shia.
La dichiarazione dei propagandisti sciiti secondo cui la taqiyya è permissibile unicamente per salvare la propria vita è falsa.
E’ anche lecito fare taqiyya per salvare la propria religione, in quanto questo è considerato più sacro della vita. Quindi per promuovere lo sciismo è permesso mentire!
Questo rientra nella categoria di “ammorbidire i cuori”, cioè ammorbidirli alla chiamata dello sciismo.
Così gli sciiti sono autorizzati a mentire quando discutono la loro fede con altri.

Ad esempio, vedremo che gli sciiti di fronte ai seguaci sunniti, eviteranno di insultare i sahabah e le mogli del Profeta (S), e se chiediamo loro perché odiano gli amici e le mogli del Profeta (S), non si faranno scrupolo a mentirci e dire che non li odiano affatto. Ma quando sono soli con i loro compagni, useranno insultare e degradare i sahabah e le mogli del Profeta (S).
Gli sciiti allevano i loro figli con fiabe maligne su queste persone, chiamandoli assassini e bugiardi.
Secondo le Genti della Sunna ben guidate, la taqiyya della Shia non è altro che nifaq “ipocrisia”.

L’imam degli sciiti ha detto che la taqiyya è mischiarsi con loro esteriormente ma opporsi loro interiormente.
Allah descrive nel Sacro Corano i munafiqin “ipocriti”: “Quando incontrano i credenti, dicono: ”Crediamo”; ma quando sono soli con i loro demoni, dicono: ”Invero siamo dei vostri; non facciamo che burlarci di loro”” (Sacro Corano, 2:14).

Quando gli sciiti incontrano la corrente maggioritaria del Musulmani, diranno: “Non odiamo i sahabah e le mogli del Profeta"; ma quando sono nei loro ambienti sciiti, passano tutto il tempo a sputare odio e calunnie su di loro.

La taqiyya è un istituzione molto peculiare, nessuna altra religione al mondo sostiene i suoi seguaci nel mentire. Mentire è considerato un peccato in tutte le altre religioni, e mentire sulla propria religione è particolarmente odioso, ma per la Shia è un dovere.
Gli sciiti credono anche nel concetto di kitman. Kitman significa nascondere la propria fede dai non sciiti. Si ritiene necessario, nella dottrina sciita, nascondere alcuni aspetti della propria fede ai non sciiti, come pure agli sciiti ignoranti che non conoscono realmente la loro fede.
Taqiyya e kitman sono una della ragioni per cui la Shia ha così tante credenze che le masse sciite ignorano, esse sono volutamente nascoste e tenute segrete.
Come possiamo vedere la Shia ha le caratteristiche di un culto segreto, senza dubbio un riflesso delle sue origini Sabaite.

La taqiyya è considerata obbligatoria per gli sciiti, fino al giorno in cui l’imam Mahdi (Al Qaim) ritornerà.
Secondo shaik Saduq ibn Babawayhi, considerato una delle principali autorità dello sciismo:
la nostra convinzione relativa alla taqiyya è che è obbligatoria e colui che la abbandona è nella stessa condizione di colui che abbandona la preghiera…Ora, fino a quando apparirà l’imam Al Qaim, la taqiyya è obbligatoria e non è permissibile rinunciarvi. Colui che la abbandona prima della comparsa del Qaim, in verità è uscito dalla religione di Allah, sia Egli esaltato, e la religione degli Imam, disobbedisce Allah, il Suo Messaggero e gli Imam”.

All’imam Jafar venne domandato sulla parola di Allah, Potente e Glorioso: “ Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più lo teme” (Sacro Corano,49:13), e disse: ” (Questo vuol dire) colui che aderisce scrupolosamente alla pratica della taqiyya”. (Fonte: ”On The Beliefs of the Shi’a Imamiya”, riportato nel sito ufficiale della “Shia Ithna Ashari Community of Middlesex”,
http://www.sicm.org.uk/index.php?page=suduk/Suduk39)

L’importanza della taqiyya non può essere sottovalutata. Gli imam infallibili della Shia hanno detto: “Colui che nasconde la sua religione l’ha salvata e chi la rende pubblica l’ha distrutta”.
Gli studiosi sciiti hanno scritto sulle molte virtù della taqiyya, in modo che i loro seguaci possano utilizzare al massimo questa arma.
In Al Kafi, il più considerato tra i libri sciiti, si narra:
Di dieci parti del din (religione), nove parti dipendono dalla taqiyya”.
(Al Kafi, part.2, Kitaabul Imaan wal Kufr, Babut taqiyya, linea.5)
Ci domandiamo: se il 90% della religione sciita è basato sulla menzogna, che cosaci aspettiamo da loro, che l’essere cronicamente bugiardi e deviati?
In un altro fastidioso racconto in Al Kafi, si legge:
Gli imam hanno detto che la cosa più amata sulla faccia della terra è la taqiyya
(Al Kafi, part.2, Kitaabul Imann wal Kufr, Babut Taqiyya, linea 12, riwayah 4, pag.217)
Gli imam hanno detto che la taqiyya è freschezza per i loro occhi
(Al Kafi, part.2, Kitaabul Imann wal Kufr, Babut Taqiyya, linea 1, riwayah 14, pag.217)
Il quinto imam infallibile della Shia, Abu Jafar, ha detto:
La taqiyya viene dalla mia religione e dalla religione dei miei padri; chi non ha taqiyya non ha iman (fede)”. (Al Kafi, cap. Taqiyya, vol.2, pag 219)

Il corollario di tutto questo è che colui che preferisce attenersi sempre alla verità non può avere iman (fede), e quindi diviene miscredente.
Si tratta di una credenza raccapricciante, del tutto contraria alla ragione.
L’imam Abu Abdillah è narrato che abbia detto:
O Suleiman, sei in una religione tale che chi la nasconde è onorato da Allah, e chi la propaganda (apertamente) sarà umiliato!” (Al Kafi, vol 2, pag.217)

Questo è in diretta contraddizione con quanto Allah dice nel Corano: “E coloro che dissimulano i segni e le direttive che Noi abbiamo rivelato, dopo che nel Libro chiaramente li esponemmo agli uomini…ebbene, ecco coloro che Allah ha maledetto e che tutti maledicono” (Sacro Corano, 2:159).

Ne “Tafseer Al Askari” al quale gli sciiti aderiscono, leggiamo i seguenti commenti:
La taqiyya è un fattore di distinzione tra sciiti e sunniti…colui che si astiene dalla taqiyya ha commesso un peccato imperdonabile…un credente che non fa la taqiyya è come un corpo senza testa…la taqiyya è la migliore di tutte la azioni…(riguardo) uno sciita, che sotto taqiyya esegue la salah dietro in imam ipocrita (sunnita), l’imam ha commentato che gli angeli dei sette cieli e pianeti stanno inviando saluti su di lui e maledizioni sull’imam dietro il quale ha eseguito la salah. Una ricompensa pari a 700 salat verrà registrata per la salah eseguita mediante taqiyya”.
Nel “Tafseer e Safi” leggiamo:
Colui che non agisce con la taqiyya è privo di fede” (Part 1, Faiz Kashani, pag.253)

Un aspetto confuso della Shia è che anche i loro imam infallibili alle domande dei loro seguaci, rispondevano con la taqiyya.
Leggiamo in Al Kafi: “Tre persone domandarono all’imam Baqir su un problema e l’imam rispose ad ogni persona differentemente, agendo sotto taqiyya, e disse che se uno ascolta da noi (gli imam) qualche cosa che è contraria alla legge di Allah, allora ricordi che abbiamo agito sotto taqiyya”.

Questo veramente distrugge il fondamento della fede: come si fa a stabilire quali parole degli imam sono corrette e quali sono semplicemente dette sotto taqiyya?
Forse che ogni parola attribuita agli imam contro i primi Tre Califfi era sotto taqiyya?

Conclusione.
La menzogna nell’Islam è un peccato grave ed il miglio credente è quello che dice sempre la verità. La fede della Shia è un ideologia squilibrata che sostiene: imprecazioni (tabarra), prostituzione (mutah), auto flagellazione (matam) e l’inganno (taqiyya).
Non è possibile che la Religione di Verità (Din al Haqq) possa sostenere l’inganno, la menzogna ed il nascondersi.
La taqiyya è una pratica di culto di una società segreta e non è utilizzata da coloro che seguono la Religione di Dio.
Un imam sciita ha dichiarato: “…taqiyya è la caratteristica distintiva della Shia”, noi ci troviamo d’accordo con lui su questo punto.



Nota:
Per avere un esempio riguardo questo ed altri argomenti ed all’utilizzo della taqiyya nello spiegarli, si può consultare l’articolo “Taqiyya; suo significato ed origine” sul sito sciita http://www.islamshia.org/articolo.php?ids=253.
Dove, tra le altre cose, essi tranquillamente affermano che l’asserzione che il concetto di taqiyya implica il negare la verità della fede è scorretta e perfino che la Shia MAI nella storia ha permesso la maldicenza, la maledizione, la diffamazione, l’esecrazione di coloro che -a loro giudizio- hanno tiranneggiato gli imam infallibili.


Testo originale scritto da: Ibn al-Hashimi: http://www.ahlelbayt.com/

Articolo pubblicabile riportando la fonte: http://studiamolashia.blogspot.com/